Albero di Natale: vero o di plastica? I consigli degli esperti forestali e Coldiretti - L'Eco Vicentino

2021-12-06 22:25:46 By : Ms. Eva Liu

Tempo di alberi di Natale: quello di plastica, che si riutilizza, è più ecologico o quello vero? L'albero vero, spiegano gli esperti forestali ascoltati dalla Fondazione Re Soil, è migliore, soprattutto se proviene da realtà che garantiscono una gestione forestale sostenibile, che dia garanzie adeguate sull'origine della pianta e sul metodo di produzione. La soluzione ottimale è quindi quella di scegliere alberi coltivati ​​oi cosiddetti “cimali”, ovvero le cime degli alberi tagliati nei boschi per alimentare l'industria del legno.

Nel primo caso gli alberi non provengono dal bosco ma da piantagioni speciali (90% degli abeti di Natale in commercio). “Quando stai per acquistarli assicurati di avere un cartellino che ne certifichi la provenienza, privilegiando specie autoctone come l'abete rosso o l'abete bianco, provenienti da coltivazioni locali”: il suggerimento arriva dagli esperti del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Firenze. Se si accorcia la filiera, si limita l'inquinamento dovuto ai trasporti e si aiuta il settore orticolo locale.

Se si opta invece per i cimali, si acquista una punta di abete tagliata durante le operazioni di diradamento nel bosco, nel rispetto delle regole che vigilano i vigili urbani. La cima ha poco valore di mercato e sarebbe stata lasciata a terra nei boschi o sminuzzata per produrre pellet. Usarlo per le feste è un ottimo esempio di riutilizzo sostenibile. “Anche in questo caso - precisano dall'Università di Firenze - acquistarlo aiuta le foreste perché contribuisce ad aumentare il reddito degli operatori di un settore che in Italia ha costi alti e redditi bassi. E fornire un reddito aggiuntivo a chi vive di prodotti forestali permette di stimolare una gestione più sostenibile di questa fondamentale risorsa.

In ogni caso, per essere sicuri della provenienza, una grossa mano la danno le certificazioni forestali, come FSC. Tuttavia, è meglio non piantare l'albero nei boschi dopo le feste, perché c'è il rischio di alterare i delicati equilibri ecologici che regolano i nostri boschi. Se invece l'albero di Natale non è in grado di sopravvivere, deve essere smaltito con i rifiuti organici. In questo modo diventerà compost e concimerà il terreno che verrà utilizzato per le colture dell'anno successivo.

Per quanto riguarda gli alberi sintetici, scelti dal 55% degli italiani secondo un'indagine Coldiretti, il problema sono le emissioni di anidride carbonica: una tesi di laurea presentata all'Università di Firenze ha confrontato le emissioni di un abete prodotto ad Arezzo e di due alberi di plastica di pari dimensioni dalla Cina. Risultato: anche escludendo le emissioni generate dallo smaltimento delle due tipologie di alberi, quello coltivato nelle aziende agricole locali ha un impatto sul riscaldamento globale molto ridotto rispetto a quello artificiale. I conti mostrano infatti che, anche ipotizzando di sostituire l'albero naturale ogni anno, per pareggiare le emissioni, occorrono almeno 15 anni di riutilizzo, ma se si tratta di un albero di qualità superiore, addirittura 38.

Il vademecum dei tutor del Verde di Coldiretti per l'acquisto dell'albero naturale

Prima di acquistare l'albero 1. Conviene preventivare l'acquisto con qualche giorno di anticipo per permettere all'albero di adattarsi al nuovo ambiente e di stendere bene i rami, intrappolati dalla rete per il trasporto. 2.Misura attentamente l'altezza del soffitto della tua casa, in modo da non avere un albero troppo alto perché gli alberi sembrano molto più piccoli all'aperto che all'interno.

Al vivaio o nei mercatini di Campagna Amica 3. Non andate alla ricerca di un albero perfetto perché ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte coltivata a nord e poi ricordate che è un albero vivo il cui naturale l'asimmetria è certamente compensata dall'autenticità della stessa. 4. Tutte le conifere tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami ma questo non significa che l'albero sia vecchio e comunque, per evitare di sporcare auto e case, chiedere al vivaista di scuotere l'albero per far seccare gli alberi aghi.

Una volta in casa 5. Posizionare l'albero in un luogo luminoso e fresco, lontano da fonti di calore, come termosifoni e lontano da correnti d'aria, come porte e finestre, al riparo da eventuali forti raffiche di vento. Evitare decorazioni pesanti per non rompere i rami. 6. Non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l'albero è vivo e respira. 7. Mantenere la terra umida ma - consiglia Coldiretti - non eccessivamente bagnata, anche con l'utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere utilizzato anche sui rami in assenza di fili elettrici.

Dopo il periodo natalizio 7. Se l'albero acquistato ha radici può essere posto all'esterno sul balcone o piantato in giardino, ricordando che è una pianta che può crescere fino a 15-20 metri. 8. Donalo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti, dai Comuni, dal Corpo Forestale dello Stato o in alcuni mercatini di Campagna Amica.

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